“La chiave della bomba alla stazione di Bologna è in quei mesi che la precedono.
Due storie parallele, solo apparentemente distanti.
Mentre da Ginevra il gruppo di potere – strettamente legato ai servizi segreti militari dell’epoca – muoveva i soldi per le operazioni di copertura, a Roma dietro la ferocia di un gruppo solo apparentemente “spontaneista” si muovevano alleanze stragiste.
Oggi, dopo quarant’anni, nell’aula della Corte d’assise di Bologna, quei due fili si incrociano.”
Leggi l’articolo completo: https://bit.ly/3dFBPDe
Strage di Bologna – 2 agosto 198085 morti, 200 feriti
Non c’è futuro senza memoria.